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All’ombra di una torre antichissima si nasconde una delle spiagge più belle d’Italia: raggiungerla non è facile ma ne vale la pena

All’ombra di una torre antichissima si nasconde una delle spiagge più belle d’Italia: raggiungerla non è facile ma ne vale la pena

È un luogo che ti resta dentro, un incontro tra la maestosità della storia e la delicatezza della natura. Un posto dove puoi ritrovare silenzio, bellezza e un senso di connessione con qualcosa di più grande.

Non è il classico luogo da turismo di massa e non è per chi cerca la comodità a tutti i costi. Ma Torre Astura è perfetto per chi vuole rallentare, meravigliarsi, respirare profondamente.

Quando te ne andrai, forse con i piedi pieni di sabbia e il sale sulla pelle, porterai con te qualcosa di speciale. Una luce diversa negli occhi. Una storia da raccontare. E la voglia di tornare.

Perché Torre Astura non è solo una destinazione: è un’emozione.

Torre Astura è uno dei luoghi più pittoreschi che si incontrano a pochi chilometri da Nettuno, lungo il litorale laziale, dove il tempo sembra sospeso, dove la sabbia incontra la storia e il profumo del mare si mescola al canto dei gabbiani e al fruscio dei pini marittimi.

Torre Astura: un tuffo nella storia romana e medievale

 

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Prima ancora di tuffarti nelle sue acque limpide, Torre Astura ti conquista con la sua aura storica. L’attuale torre, che si erge solitaria su un piccolo isolotto collegato alla terraferma da un ponte, è il risultato di secoli di stratificazioni.

In epoca romana, qui sorgeva una villa marittima appartenuta a Gneo Pompeo Magno. Di quella villa restano imponenti rovine affacciate sul mare, visibili ancora oggi nella parte bassa della torre e lungo la costa.

Nel Medioevo, fu costruita la fortificazione che vediamo oggi, utilizzata come punto strategico per la difesa della costa. La torre è stata testimone di assedi, battaglie e storie leggendarie. Una su tutte? Qui, nel 1268, si rifugiò il giovane Corradino di Svevia, ultimo degli Hohenstaufen, prima di essere catturato e condotto a Napoli, dove fu tragicamente giustiziato.

Curiosità: la torre fu anche luogo di soggiorno per Federico II, l’imperatore amante delle arti e della scienza, che pare avesse intuito l’importanza strategica (e il fascino) di questo luogo.

La spiaggia di Torre Astura: un paradiso naturale

 

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Ma Torre Astura non è solo storia: è anche una delle spiagge più belle e selvagge del Lazio. Qui non troverai stabilimenti balneari, ombrelloni a perdita d’occhio o bar sulla sabbia. Troverai invece una lunga distesa di sabbia dorata, pinete profumate e acqua incredibilmente limpida, in contrasto con la fama – spesso immeritata – di altre località laziali.

Il mare è calmo, con fondali sabbiosi e digradanti, ideale anche per le famiglie con bambini. Alle spalle della spiaggia si estende una meravigliosa pineta, perfetta per trovare ombra durante le ore più calde o per un picnic in stile retrò, come si faceva una volta.

Consiglio personale: porta con te tutto l’occorrente per la giornata (acqua, cibo, ombrellone, crema solare), perché non ci sono servizi attrezzati. Ma proprio questa semplicità è il bello: qui sei davvero immerso nella natura.

Natura protetta: il polmone verde del Poligono Militare

 

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Torre Astura si trova all’interno di un’area gestita dal Poligono Militare di Nettuno, ed è proprio grazie a questa particolare condizione che la zona ha mantenuto intatta la sua autenticità paesaggistica. L’accesso è regolato e possibile solo in certi periodi dell’anno (tipicamente dalla primavera all’inizio dell’autunno), ma questo ha evitato cementificazioni e speculazioni edilizie.

L’ambiente è ricchissimo di biodiversità: oltre alla pineta e alla macchia mediterranea, si trovano dune, stagni retrodunali e rare specie di uccelli migratori.

Regole da rispettare:

  • È vietato campeggiare e accendere fuochi.
  • Non si può accedere con mezzi motorizzati fino alla spiaggia.
  • L’area è da vivere con rispetto e consapevolezza: si entra a piedi o in bici, e si esce con più bellezza nel cuore di quanta se ne porti dentro.

Come arrivare e quando visitarla

 

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Arrivare a Torre Astura richiede un po’ di organizzazione, ma il gioco vale ampiamente la candela.

  • Da Roma: si raggiunge Nettuno in auto (circa 1 ora e 30 minuti) o in treno (linea Roma Termini – Nettuno). Da Nettuno si prosegue in direzione sud, verso il poligono militare.
  • L’accesso pedonale parte da un parcheggio sorvegliato vicino all’ingresso del poligono. Da lì, si percorre a piedi un sentiero tra i pini e i canneti (circa 15-20 minuti) fino alla spiaggia. In alternativa è possibile prendere una barchetta che conduce nei pressi del sentiero e che ha un costo di un paio di euro a persona a tratta.

Periodo migliore: da maggio a settembre, quando l’area è aperta e il mare è più caldo. L’estate è ovviamente più affollata, ma basta camminare un po’ per trovare angoli solitari e silenziosi.

Anche i più piccoli possono apprezzare Torre Astura: l’acqua bassa, i resti romani da esplorare, le conchiglie sulla riva, il silenzio interrotto solo dai versi degli uccelli.

Attenzione solo a due cose:

  • Non ci sono servizi igienici o punti ristoro, quindi è importante organizzarsi in anticipo.
  • Essendo un’area protetta, è fondamentale educare i bambini al rispetto dell’ambiente, un’occasione preziosa per far nascere un amore vero per la natura.

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