Un luogo magico dove cielo, acqua e terra sembrano baciarsi, un borgo minuscolo eppure inserito nel novero dei Borghi più Belli d’Italia. Orta San Giulio è uno dei piccoli tesori italiani che dovresti visitare e vedere con i tuoi occhi almeno una volta.
Immagina per un attimo di vedere Orta San Giulio avvolto nella nebbia, che sottile e densa al tempo stesso si alza dalle acque del suo lago. Dal fascino surreale, è tra i posti imperdibili e più instagrammabili del Piemonte e meta irrinunciabile se stai programmando un viaggio in provincia di Novara e dintorni.
È guardando queste immagini che si comprende immediatamente come mai nella bella Villa Crespi di Orta San Giulio lo chef televisivo e stellato Antonino Cannavacciuolo abbia voluto aprire il suo ristorante.
Orta San Giulio, cosa vedere nel borgo
Visualizza questo post su Instagram
Se hai visto uno dei film più recenti di Giuseppe Tornatore La Corrispondenza è possibile che riconoscerai alcune immagini. Perché è proprio qui che il celebre regista siciliano ha ambientato la storia con Jeremy Irons e Olga Kurylenko. Neanche a lui deve essere sfuggito il fascino tanto irresistibile quanto poco convenzionale di Orta San Giulio.
Il piccolo comune del novarese è diviso nei due nuclei abitativi del borgo di Orta e dell’Isola di San Giulio. Se il primo si trova lungo la sponda orientale del Lago d’Orta, la seconda se ne sta al centro del lago, esattamente di fronte al centro del paese. E ne rappresenta lo scorcio più ammirato e fotografato in assoluto. Quello che rende Orta un luogo più simile a quello delle favole che ad un luogo reale e tangibile.
La visita che postiesogni.it ti consiglia parte proprio dal borgo di Orta. Un intricato e romantico dedalo di piazzette e viuzze in pietra che custodisce tesori storici, artistici e culturali di eccellenza. Imperdibile un tour dei luoghi di culto di Orta San Giulio (la Chiesa di Santa Maria Assunta e quella intitolata a San Rocco) e degli edifici civili.
Tra questi spicca per maestosità e bellezza il palazzo comunale anche noto come Villa Bossi. Il fiore all’occhiello della costruzione è il giardino fiorito che si stende fin sulle acque del lago, di cui diventa terrazza privilegiata.
Visualizza questo post su Instagram
Camminando tra i vicoletti del borgo di Orta capirai subito perché lo chiamano ‘il paese dipinto’. Le pareti della maggior parte delle case sono impreziosite da affreschi e murales opera di artisti provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa. Ciascuno di loro ha così ritratto storia e momenti di questa piccola perla d’autore alle pendici del Mottarone.
Perditi per un paio d’ore nell’atmosfera di Piazza Motta, il centro nevralgico del borgo di Orta. Da questo slargo che sembra direttamente lambito dalle acque del Lago d’Orta godrai di una vista impareggiabile.
Orta San Giulio e Isola di San Giulio, un’oasi di leggende e silenzio
Visualizza questo post su Instagram
Dal molo turistico puoi salire a bordo di uno dei numerosi motoscafi che in poco più di cinque minuti ti condurranno verso il pezzo forte del borgo. L’Isola di San Giulio, splendida con l’abbazia benedettina femminile di clausura Mater Ecclesiae.
Questo fazzoletto di terra circondato solo dall’acqua è un vero e proprio mondo a parte abitato da neanche un centinaio di donne e monache di clausura. Nonostante i numerosi turisti che la visitano tutto l’anno, regna il silenzio e una mistica atmosfera di raccoglimento. Sull’isola si avverte un profondo senso di pace: avrai quasi timore, con la voce troppo alta, di rompere l’incanto.
Il grande tesoro dell’isola e la prima cosa da visitare è la Basilica di San Giulio, tra i maggiori capolavori del nord Italia. Un trionfo di opere d’arte e affreschi dai toni accesi risalenti ad un periodo compreso tra il Trecento e il Quattrocento. Scendendo la scalinata che si apre proprio al di sotto dell’altare si accede alla cripta dove, racchiusa in una bara di cristallo, è custodita la salma di San Giulio.
Non solo: il retro dell’altare conserva anche un reperto decisamente incredibile. Sapevi che nella Basilica di San Giulio c’è una vertebra di drago? Te ne parliamo tra un attimo.
Orta San Giulio, cosa indossare
Di cose da fare e vedere a Orta San Giulio ce ne sono davvero tante, e per ammirarle tutte dovrai avere un abbigliamento comodo.
Comodo, però, non vuol dire sciatto! Con la nostra proposta moda avrai tutto il comfort e al tempo stesso il glamour di cui hai bisogno.
Con un paio di jeans dal taglio svasato e un top che ricorda uno slipdress, scivolato e magari in raso color pastello, otterrai il look ideale.
No products found.
No products found.
Per dargli un tocco di classe in più, aggiungi un foulard tra i capelli al posto del classico cerchietto, e abbina un paio di occhiali da sole cat-eye. In foto sarai strepitosa!
Visualizza questo post su Instagram
Orta San Giulio, storie di draghi
Visualizza questo post su Instagram
In qualsiasi altro posto potrebbe sembrare strana la presenza di una vertebra di grosse dimensioni sospesa a al centro della sacrestia, ma non ad Orta San Giulio. È proprio alla figura di un drago che è infatti legata la leggenda più conosciuta e suggestiva di questo piccolo comune piemontese.
Secondo questa leggenda, due fratelli venuti dalle isole greche Giulio e Giuliano si erano stabiliti nella vicina località di Gozzano. Spesso andavano a rilassarsi lungo le sponde del Lago d’Orta, da dove ammiravano l’isoletta rocciosa che fuoriusciva dalle acque e che gli appariva inquietante. Si diceva, infatti, che fosse la tana di un drago, una creatura che divorava bestiame, in alcuni casi persone, distruggendo case e raccolti.
Con un atto di coraggio, Giulio decise di liberare la gente da quella mostruosa presenza. A bordo del suo mantello che, steso sull’acqua, fungeva da zattera, raggiunse l’isola e con la sua spada affrontò e uccise il drago.
Tornando alla vertebra di drago, non ci sono evidenze che provino la sua vera natura. Pare tuttavia verosimile che potrebbe trattarsi di un osso ritrovato nei pressi dell’isola e in un lontanissimo passato appartenente allo scheletro di qualche dinosauro acquatico che è riuscito a conservarsi fino ad oggi.
Qualunque sia la verità, la leggenda e l’idea che possa trattarsi davvero di una vertebra di drago non fa che aumentare il fascino di Orta San Giulio agli occhi di ogni visitatore!